Tre destini per una parola

tre destini per una par

La parola “yoga” ha una storia familiare molto interessante.
Secondo il Dizionario etimologico comparato delle lingue classiche indoeuropee: Indoeuropeo – Sanscrito – Greco – Latino di Franco Rendich la forma radicale indoeuropea *yuj convoglia tre significati: “unire”, “aggiogare” e “congiungersi”. Tre significati appartenenti a uno stesso campo semantico ma con tre sviluppi socio-culturali molto diversi.

UNIRE
Il significato di “unire” è quello che più propriamente riguarda lo yoga, la disciplina filosofico-mistica tradizionalmente codificata a partire dagli Yoga Sūtras di Patañjali. Nel Dictionnaire sanskrit-français di Gérard Huet, tra i vari significati del termine yóga compaiono ai primi posti “veicolo”, “unione”, “esperienza mistica di fusione divina”. Nella sua forma originale lo yoga è infatti un sistema di tecniche psico-fisiche a uso dei praticanti per l’elevazione spirituale verso l’unione con la divinità.
Questa valenza è priva di riscontro diretto nel sistema linguistico-filosofico occidentale.

AGGIOGARE
Nello stesso dizionario il significato di “aggiogare” viene convogliato dai termini yugya, “veicolo”, “carro”, “animale da traino” e yugá, “giogo”, “paio” ma anche “età del mondo”. In questo senso la parola trova i suoi corrispettivi nel greco classico ζεῦγος (zeũgos), “giogo” e nel latino iŭgum, ugualmente “giogo”. L’unione da mistica diventa una schiavitù sotto il peso di un pezzo di legno che unisce e imprigiona e la liberazione data dall’unione con la divinità diventa asservimento al lavoro forzato.

CONGIUNGERSI
Il terzo significato è anche quello più ambiguo, poiché sembra dipendere in larga parte dalle concezioni individuali di chi usa il termine. Il latino lo presenta nel verbo coniŭgo, con i significati di “congiungere”, “unire”, “legare insieme” e di “sposare”, “unire in matrimonio”. Il termine però deriva dalla composizione di cum + iŭgum, come a dire “sotto lo stesso giogo” (il vincolo matrimoniale) – oppure si tratta dell’unione ugualmente inscindibile ma sacra, e perciò liberante, del matrimonio espressa dalla combinazione cum + iungo, “unisco con”?
L’ambiguità, per quanto se ne sia perso il sentire, permane nell’italiano coniuge e nel greco moderno, come in quello classico, σύζυγος (sýzygos), “coniuge” appunto.

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