Le relazioni sentimentali (a distanza) al tempo del coronavirus

le relazioni sentimentali al tempo del coronavirus

Mi manca tremendamente la persona che amo.

La quarantena sembrava una questione di poche settimane, un’emergenza, e che come tale sarebbe terminata in poco tempo. Invece ciò che era insolito si sta trasformando in normalità. Per alcune relazioni sentimentali, quelle a distanza, lo scenario non è dei migliori: cerchiamo però di non fissare la mente negativa e di mantenere il cuore aperto, “con compostezza” vorrei dire, per scegliere le proprie azioni e la propria comunicazione con cura.

La responsabilità della felicità poggia interamente sulle nostre spalle.
John T. Bullit, Cos’è il buddhismo theravada

Il nostro corpo e la nostra mente hanno dovuto adattarsi, o tentare di adattarsi, in pochissimo tempo a nuove regole che ci sono piombate da un giorno all’altro. E, come sappiamo, alle volte questi due aspetti non lavorano allineati: si creano conflitti interiori che ognuno affronta come può o come sa: meditare, ballare, cucinare, piangere, arrabbiarsi.

In psicosomatica il nostro cervello rettile (l’antico R-complex) è collegato al cervello cognitivo (la neurocorteccia) attraverso il cervello mammifero (il sistema limbico) che, nel migliore dei casi, gestisce gli impulsi del primo e l’attività del secondo. Il cervello mammifero limbico è la sede della coscienza emotivo-affettiva, individuabile nel cosiddetto spazio del cuore. Da un punto di vista psicosomatico il cuore rappresenta il punto centrale della percezione di sé stessi e del proprio sviluppo. Il cuore diviene, in questo senso, sede della propria identità, intesa come senso globale di integrità, cioè percezione unitaria di sé come corpo e mente e spirito.

Nello yoga il chakra del cuore è il punto di unione tra triangolo basso (primi tre chakra, associabili al cervello rettile) e triangolo alto (ultimi tre chakra, associabili al cervello cognitivo). Il chakra del cuore è il punto di unione, di trasformazione ed equilibrio di ogni persona.

Il chakra del cuore è quindi un punto cardine associato al senso del tatto e all’elemento aria, infatti è sede del prana, parola che significa letteralmente “vita”, e che in seconda istanza viene intesa come “respiro” e “spirito”. Secondo la fisiologia induista tutti gli esseri viventi, in quanto tali, sono dotati di prana, la cui conservazione deriva dal corretto svolgimento di tutte le funzioni psicologiche, emotive e fisiologiche necessarie al mantenimento armonico dell’equilibrio interiore. Secondo tale filosofia, uno dei modi più evidenti attraverso cui gli esseri viventi ottengono prana è dato dalla respirazione, che veicola oltre all’ossigeno (elemento grossolano) anche la vitalità, elemento sottile che traiamo dall’aria.

Cosa succede se il chakra del cuore soffre?
La mancanza di contatto fisico prolungato, senso intimo di espressione delle relazioni e della loro qualità, può creare disequilibrio nel chakra del cuore. Il prana si può indebolire, fino a far sentire una mancanza di aria e la perdita della vitalità. L’isolamento sociale e il senso di solitudine cronica ci espongono addirittura a un rischio maggiore di malattia, nonché di morte prematura (fonte). La solitudine è definita qui dal livello soggettivo percepito di isolamento sociale dalle relazioni sentimentali e non è sinonimo di solitudine volontaria.

Mancanza di abbracci, di presenza fisica, tristezza per non sapere come sostenere la situazione, possono mettere le basi per lo sviluppo di una mancanza di fiducia in sé stessi data dal non riconoscimento della propria identità e dalla conseguente necessità di essere o fare non secondo quello che si sente ma secondo quello che si percepisce di dover essere per ricevere amore dall’esterno. Si entra in confusione e schemi mentali di autonegazione possono prendere il sopravvento.
La mia mente negativa, ad esempio, tende a portarmi alla distruzione di ogni cosa: vorrebbe che agissi di impulso e mandassi all’aria la relazione “per non soffrire più e per sopravvivere”, dice lei… Un suicidio, praticamente.

Che fare dunque?
Lo sapete, per me la pratica yogica è la salvezza: avere la possibilità di fermarmi, osservarmi e disentificarmi dal sentire schiacciante è una benedizione.
Devo dire che anche il mio compagno è stato di aiuto, per lui è naturale essere così (o lo ha imparato nel corso degli anni), mi è stato da esempio e con la pratica ho potuto raggiungere questo modo di relazionarmi autentico, non più vittima di me stessa e degli eventi.

Non significa che non soffro più, che non sono nostalgica e che basto a me stessa, ma solo che ho acquisito maggiore tolleranza e compassione nel relazionarmi a ciò che sento. In modo amorevole, non creo avversione a me stessa, ho la forza di un sistema nervoso equilibrato che non mi manda in confusione, ho la capacità di percepire i meccanismi complicati della mia mente e dove questa vuole trarmi in inganno. Non perché cattiva, ma abitudinaria e tendente al minimo sforzo.

Ma non solo questo. Lo yoga agisce anche in modo efficace sulla vitalità, allontanando così quel senso di pesantezza o spossatezza fisica tipici di questi stati emotivi legati alle relazioni sentimentali.
La pratica yogica stimola le endorfine, sostanze chimiche che attivano un senso di benessere globale, soddisfazione, autostima e che, grazie al loro effetto analgesico, ci proteggono dal percepire l’eccessivo dolore e la fatica. L’aspetto più affascinante delle endorfine, comunque, sta nella loro capacità di regolare l’umore.

Cinque consigli per le relazioni a distanza

  1. Auto osservarsi senza identificarsi con emozioni e sentimenti
  2. Non rifiutare l’esperienza
  3. Costruire una comunicazione consapevole con il partner sulla vostra relazione sentimentale
  4. Praticare yoga e meditazione
  5. Imparare a gestire le aspettative

Cinque esercizi yogici per il chakra del cuore

Il chakra del cuore è associato al timo, una piccola ghiandola situata nel torace, dietro la trachea, appartiene al sistema linfatico e più in generale a quello immunitario. Si ritiene che il timo rappresenti un punto di integrazione tra il sistema nervoso centrale, il sistema endocrino e il sistema immunitario, la sua importanza per il nostro benessere è perciò enorme.

Sradicatore dell’ego
Seduta in posizione facile o su una sedia, con la schiena dritta, porta le braccia tese e sollevate a formare un angolo di 60º tra di loro, le dita delle mani sono piegate alla loro base e i pollici sono stesi verso l’alto.
Fai la respirazione di fuoco, se sei mestruata nei primi tre giorni o sospetti una gravidanza respira lento e profondo.

Yoga Mudra in ginocchio
Inginocchiati con le punte dei piedi sovrapposte e i talloni aperti in modo da accogliere il bacino. Intreccia le dita delle mani dietro al busto tenendo i polsi ben vicini. Inspirando, allunga verso il cielo il busto e, espirando, flettiti in avanti fin dove ti è possibile. Se non ti crea eccessivo sforzo, porta la fronte alla terra davanti alle ginocchia e distendi al cielo le braccia avvicinando le scapole e cercando di tenere uniti i polsi. Avverti l’appoggio a terra del bacino ed eventualmente della fronte. Estendi le braccia e senti bene la vicinanza delle scapole tra loro.

Posizione del cammello

Mettiti in ginocchio con le gambe aperte come la misura del bacino e porta le mani dietro, sulla zona bassa della schiena o sulle natiche e poi piegati indietro gradualmente arcuando lievemente la schiena. Puoi rimanere in questa posizione oppure, lentamente, porta le mani sui talloni e mantieni la posizione per qualche respiro.
Spingi lentamente in avanti le cosce, la zona pelvica e l’addome il più possibile, fino a che le cosce saranno perpendicolari al suolo. Apri il petto in avanti e allarga le spalle allungando il collo e la testa all’indietro.
Per sciogliere la posizione, inspirando risolleva il busto lentamente, siedi sui talloni portando la fronte a terra, nella posizione del bambino e rilassati.

Mudra della preghiera

Premi le mani l’una verso l’altra al centro del  petto, mantieni la schiena diritta e senti  la pressione delle mani contro il petto mentre respiri lento e profondo: stimola il timo, il sistema immunitario e il sistema dell’umore.

Canta il mantra Raa Maa Daa Saa Saa Say So Hong

Raa – Sole
Maa – Luna
Daa – Terra
Saa – Infinito impersonale
Saa Say- Totalità dell’Infinito
So – Senso personale di fusione e identità
Hong – Infinito, vibrante e reale

Questo mantra attinge alle energie del sole, della luna, della terra e dell’Infinito per portare una profonda guarigione. Può essere cantato per guarire se stessi o per inviare energia di guarigione a chiunque desideri.
È chiamato Siri Gaitri Mantra, contiene otto suoni che stimolano il flusso della Kundalini all’interno del canale centrale della colonna vertebrale, porta equilibrio al chakra del cuore innondandolo di nuova energia.
Immagina un prisma che cattura la luce del sole e la rifrange in un arcobaleno. Questo mantra fa qualcosa di simile con l’energia di guarigione dell’Universo.

Ti auguro tutto il meglio, che ogni tua relazione possa essere nutriente ed elevante.

Lo yoga è relazione: conosci te stessa per andare verso l’altro o l’altra con serenità, amorevolezza, integrità e fiducia. Nella pienezza della vita.

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