Cosa c’entra lo yoga con la danza orientale

Quest’estate ho partecipato a una lezione di danza con il velo condotta dalla mia insegnante di Danza Orientale, Noura Adel della Bab Nour e mi sono accorta di quanto alcuni movimenti della danza orientale siano pertinenti con lo yoga a livello fisico.

Come ogni volta a fine lezione mi sono sentita molto bene, con una grande sensazione di gioia e leggerezza. Mentre danzavamo con il velo osservavo come ogni movimento avesse una precisa influenza su importanti aspetti legati al benessere psicofisico.

Esistono tantissimi preconcetti sulla danza del ventre, come per esempio che è una disciplina frivola e fatta solo di ancheggi; esistono tantissimi preconcetti sullo yoga, come per esempio che è una pratica noiosa e statica. Nell’entusiasmo della vigorosa contentezza a fine lezione, ho proposto a Noura di immaginare un seminario di danza e yoga: unire i movimenti gentili della danza alle tecniche di respirazione e meditazione yogiche. Perché? Perché amo sperimentare l’integrazione di varie discipline al fine di permettere a chiunque di accedere a spazi di introspezione e cura di sé, a seconda della propria inclinazione.

LO YOGA

Nello yoga usiamo il corpo e il sistema muscolo-scheletrico per incrementare la salute fisica, cambiare lo stato mentale e fare esperienza della nostra connessione con il mondo spirituale. Nella pratica del Kundalini Yoga è molto importante lavorare al fine di rendere la colonna vertebrale flessibile e influenzare il sistema nervoso centrale composto da encefalo, tronco encefalico e midollo spinale. Infatti la colonna ospita e protegge il sistema nervoso, oltre a permettere il movimento. In particolare:

  • il cranio e la spina dorsale ospitano il sistema nervoso centrale e permettono la comunicazione tra questo e il sistema nervoso periferico;
  • i nervi spinali sono collegati con tutti gli organi e i tessuti non innervati dai nervi cranici.

I movimenti yogici fungono da sistema circolatorio della colonna reidratando i dischi vertebrali e normalizzando la loro struttura e funzione; la respirazione yogica espande la gabbia toracica e stira la colonna vertebrale, anche le ossa del cranio si muovono al ritmo del respiro; il liquido cerebrospinale è pompato dal movimento della colonna e del cranio; lo stretching rilassa le tensioni dei muscoli adiacenti la colonna.

LO YOGA NELLA DANZA ORIENTALE

A livello fisico, la stessa cosa avviene con la danza orientale. In particolare con l’uso del velo o delle ali di Iside o dei ventagli o nella Tribal Belly Dance, si influenzano aree del corpo importanti dal punto di vista della produzione ormonale e del benessere linfatico. La natura è perfetta e il nostro corpo, se non viene condizionato dai nostri limiti mentali, ha tutti i potenziali per farci stare bene. Durante la pratica di queste attività si stimolano:

  • Le ascelle e il petto. Allungare ascelle significa aprire il petto e quindi il cuore, significa aprirsi alla vita, cambiare atteggiamento. Il fisico che influenza la mente. Nella medicina cinese il meridiano del cuore, chiamato l’Imperatore, emerge proprio dalla parte più profonda dell’ascella, nel centro del cavo ascellare (punto vietato nelle arti marziali perché è un punto mortale). Stimolare l’ascella porta gioia e stabilità emotiva; esiste una meditazione per l’equilibrio emotivo in cui occorre massaggiare le ascelle. In base all’anatomia yogica, attraverso l’uso delle braccia e delle ascelle, andiamo a stimolare Anahata, il chakra del cuore, il quarto centro energetico. Quindi, per dare sostegno e leggerezza al cuore non abbiamo per forza bisogno di andare a eseguire forme complesse o estenuanti, basta stiracchiarsi, allungarsi. D’altronde quando ci svegliamo cos’è che facciamo in genere? Ci stiracchiamo tirando su le braccia, allungando le ascelle appunto, per risvegliarci.
  • I polsi e le braccia. I polsi sono attraversati dal meridiano del Triplice Riscaldatore che governa la possibilità di capire e di agire in connessione con il cuore e gestisce il Qi, l’energia vitale nel corpo. Il meridiano del Triplice Riscaldatore è connesso al funzionamento delle ghiandole endocrine, ipofisi e ipotalamo, circolazione venosa, circolazione arteriosa, circolazione linfatica, cuore, intestino tenue, valvola ileocecale. Nel Kundalini Yoga si usa mettere sotto tensione i polsi per rinvigorire ed equilibrare il sistema nervoso. Sempre un esempio pratico: quando qualcosa non ci piace, quando sentiamo che qualcosa ci costringe si fa il gesto di scuotere i polsi: un modo per dare una scossa, migliorare la trasmissione e la coordinazione degli impulsi nervosi, acuire tutte le facoltà percettive e processare le informazioni più velocemente.
  • Le anche e la bassa schiena. Le anche sono attraversate dal meridiano del fegato, che inizia nei piedi e si estende attraverso l’interno delle gambe fino all’addome. Questo meridiano governa la forza per sostenere i nostri obbiettivi, se in equilibrio aiuta a prendere posizione quando tutto diventa difficile e siamo sottoposti a tensioni esterne di ogni genere, che tentano di influenzare le nostre attività e la nostra tranquillità decisionale. Tutto quello che ostacola i movimenti emotivi e l’espressione emotiva è negativo per il fegato: tutte le emozioni represse o trattenute, in particolare la rabbia. Nella zona della bassa schiena troviamo le surrenali, che nell’anatomia yogica, sono collegate al primo chakra, alla sopravvivenza e stabilità. Le surrenali si trovano ai lati dell’ultima vertebra toracica – prima vertebra lombare. Sono costituite da un tessuto neuroendocrino specializzato, strettamente correlato al sistema nervoso simpatico, influenzano l’omeostasi di sodio e potassio e la risposta allo stress.
  • I piedi. Ogni piede ha sei meridiani che corrispondono a differenti organi e funzioni del corpo:
    • 1. Fegato (Tai Yin del fegato): Questo meridiano attraversa il piede dal dito alluce fino al petto e alla gola e influisce sulla circolazione del Qi (energia) nel corpo.
    • Milza/Pancreas (Tai Yin della milza/pancreas): Questo meridiano inizia sul lato mediale del piede, si dirige verso l’alto attraverso la gamba e termina nel petto e ha un ruolo nella digestione e nell’equilibrio del sangue.
    • Rene (Tai Yang del rene): Questo meridiano parte dalla pianta del piede, attraversa la caviglia e la gamba, terminando nella regione lombare e regola le funzioni renali e la conservazione di Jing, considerata l’essenza vitale.
    • Vescica (Tai Yang della vescica): Il meridiano della vescica inizia sulla parte superiore del piede, attraversa la gamba, la schiena e la testa, terminando vicino all’occhio. Ha un ruolo nella regolazione delle funzioni della vescica e nella gestione dell’energia nel corpo.
    • Stomaco (Yang Ming dello stomaco): Questo meridiano parte dalla parte frontale del piede, attraversa la gamba e termina sul lato della testa. È associato all’organo dello stomaco e influisce sulla digestione e sull’equilibrio energetico.
    • Cuore (Shao Yin del cuore): Questo meridiano parte dalla pianta del piede, attraversa la caviglia e la gamba, terminando nella regione del cuore e influisce sulla circolazione del sangue e sulla salute cardiaca.

È possibile così mantenere un equilibrio della struttura corporea attraverso il movimento, la respirazione e l’allineamento del corpo. Attraverso la danza si può raggiungere un ottimo equilibrio energetico, influenzando positivamente il sistema nervoso autonomo e raggiungere uno stato interiore di equilibrio e armonia. Se alla danza aggiungiamo la respirazione consapevole e la meditazione è possibile sviluppare:

  • consapevolezza corporea (cervello rettile),
  • consapevolezza emotiva (cervello mammifero),
  • consapevolezza mentale, razionale e intuitiva (i due emisferi del cervello superiore o neocorticale).

E’ possibile quindi creare un armonico sviluppo delle dimensioni umane fondamentali per il benessere psicofisico e la felicità. Tu cosa ne pensi?

Il 9 e il 10 marzo si terrà il seminario di yoga e danza orientale “L’intelligenza del cuore”, leggi il programma e iscriviti qui!

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