Come guarire dal mal di schiena con lo yoga

Guarire dal mal di schiena

Ieri mattina mi sono svegliata con il collo bloccato: è stato difficile alzarmi dal letto sopportando il dolore cervicale e il relativo mal di schiena generale. A volte succede. Nel 2016 ho fatto una brutta caduta e da allora sono molto sensibile nelle vertebre cervicali. Feci una risonanza da cui emerse una situazione abbastanza complessa della mia colonna tra schiacciamenti dei dischi e angiomi vertebrali: il medico e io abbiamo constatato come lo yoga sia stato la mia salvezza per mantenere la mobilità e la salute, non solo della colonna ma di tutto il corpo. Per questo oggi posso parlare di come guarire dal mal di schiena con lo yoga per esperienza diretta.

Una colonna vertebrale flessibile cura il mal di schiena e mantiene il corpo in salute

Nello yoga usiamo il corpo e il sistema muscolo-scheletrico per incrementare la salute fisica, cambiare lo stato mentale e fare esperienza della nostra connessione con il mondo spirituale. Nella pratica del Kundalini Yoga è molto importante esercitarsi per rendere la colonna vertebrale flessibile e influenzare così il sistema nervoso centrale, il quale è composto da encefalo, tronco encefalico e midollo spinale. Infatti la colonna vertebrale ospita e protegge il sistema nervoso, oltre a permettere il movimento. In particolare:

  • il cranio e la spina dorsale ospitano il sistema nervoso centrale e permettono la comunicazione tra questo e il sistema nervoso periferico;
  • i nervi spinali sono collegati con tutti gli organi e i tessuti non innervati dai nervi cranici.

Quindi, i movimenti yogici fungono da sistema circolatorio della colonna vertebrale reidratando i dischi vertebrali attraverso il tessuto connettivo e normalizzandone struttura e funzione; la respirazione yogica espande la gabbia toracica e stira la colonna vertebrale, anche le ossa del cranio si muovono al ritmo del respiro; il liquido cerebrospinale è pompato dal movimento della colonna e del cranio; lo stretching rilassa le tensioni dei muscoli adiacenti la colonna.

Il respiro e la flessibilità della colonna per curare il mal di schiena

In questo periodo la mia sadhana, la pratica yogica personale, prevede la respirazione da un minuto (20’’ inspiro, 20’’ trattenimento e 20’’ espiro). Per fare questa respirazione devo necessariamente coinvolgere tutta la colonna e quando il respiro arriva all’altezza delle clavicole, se il mio nervo cervicale è infiammato, sento esattamente il punto di congestione.

In questi casi lo yoga e la respirazione mi sono di grande sostegno nella gestione dello stress da dolore percepito e l’infiammazione nel giro di poche ore si attenua.

Chi si avvicina allo yoga per la prima volta, soprattutto se decide di praticare per questioni di rilassamento o rigidità muscolo-scheletriche, spesso non si aspetta che il solo respiro più avere un così grande effetto all’interno del corpo e della mente.

Chi ha una colonna vertebrale particolarmente rigida e dolorante, non riesce a fare da subito una buona respirazione, cioè una respirazione yogica completa che preveda la massima estensione della capacità toracica e un ampio movimento del diaframma, respirazione che ossigena profondamente tutte le cellule e il cervello e che scioglie le tensioni fisiche ed emotive.

“L’età non si misura in anni, ma in flessibilità della schiena.” (Yogi Bhajan)

Il respiro corto, imposto da una struttura corporea rigida, impedisce l’ossigenazione funzionale del corpo e della mente. Per questo quando abbiamo dei dolori e delle contrazioni muscolari, c’è il rischio di sentirsi confuse o irascibili. Non sopportiamo niente altro, il sistema nervoso è sotto stress.

Le tecniche di respiro nello yoga si chiamano pranayama, parola sanscrita composta da prāṇa, ‘soffio vitale’ e āyāma, ‘contenimento, restrizione’. Quindi il pranayama è finalizzato alla gestione saggia dell’energia vitale, la quale secondo la filosofia yogica è presente nell’universo e in tutti gli individui.

Il prana è la forza vitale che sostiene ogni essere, il suo opposto è l’apana, energia che rende possibile l’eliminazione. Il pranayama combina il prana e l’apana a seconda delle finalità che si intendono raggiungere.

Esistono tantissimi tipi di pranayama, ognuno dei quali ha una specifica funzione. In genere il pranayama ossigena tutto il corpo e:

  • libera la mente da eccessivi pensieri
  • rafforza il sistema nervoso
  • equilibra i due emisferi cerebrali.

Cosa dice la medicina in merito alla cura della schiena con lo yoga

La neurochirurga Sheri Dewan di Chicago afferma che lo yoga  – in particolare il Kundalini Yoga – può essere uno degli strumenti di prevenzione più efficaci per rafforzare la colonna vertebrale e contenere il dolore alla schiena e al collo.

“La pratica è molto focalizzata sulla meccanica del corpo, sulla flessibilità, sulla forza muscolare e sul movimento della colonna vertebrale (…).

Il Kundalini Yoga si concentra sull’apertura di tutti i tuoi corpi vertebrali. Abbiamo sette vertebre nella zona cervicale, quindi dodici nella zona toracica, cinque nella zona lombare e cinque nella zona sacrale. In una pratica tipica della Kundalini, inizi alla base della colonna vertebrale e poi risali verso l’alto allungando ogni livello fino al collo o alla colonna cervicale.

Il punto chiave della pratica è la meditazione. (…). Quando i pazienti hanno a che fare con dolore cronico, che si tratti di dolore al collo, dolore toracico o lombare, gran parte di esso agisce sul livello fisico e psicologico. Quello che mi piace dello yoga Kundalini è che non si concentra solo sulle articolazioni della colonna vertebrale, sui tendini e sui muscoli per aiutare a rilassare e rafforzare l’intero corpo, ma poi, alla fine, ci si concentra sulla propria mente, che è anche un enorme componente del dolore psicologico che si manifesta come dolore fisico.” (articolo originale in inglese)

Consigli pratici quotidiani per aiutarti a guarire la tua schiena

Per me è deleterio lavorare al computer in una postazione “di fortuna”, come il divano o il letto.

In generale:

  1. Evita di sollevare oggetti troppo pesanti da sola. Se non puoi evitarlo,
    non piegarti in avanti curvando la schiena, divarica e piega un poco le gambe, tieni il peso con entrambe le mani mentre lo sollevi. Adotta questa strategia per qualsiasi cosa tu raccolga da terra.
  2. Evita di stare ferma a lungo. Se devi stare seduta cerca una sedia di altezza giusta e metti un sostegno lombare (è sufficiente un golfino arrotolato), appoggia i gomiti sui braccioli o sul bordo del tavolo. In ogni caso alzati spesso per muovere le gambe e le braccia.  Se devi stare in piedi a lungo, cambia spesso posizione, cerca di appoggiare un piede sopra ad un rialzo, puoi appoggiare anche un braccio sulla superficie del tavolo per scaricare la schiena.
  3. Se devi guidare, usa un sostegno lombare, ricorda che la distanza dai pedali deve consentire al bacino di appoggiarsi allo schienale e di mantenere le ginocchia leggermente flesse.
  4. Se devi spostare oggetti che stanno in alto, sali su un panchetto in modo da poter raggiungere l’oggetto con facilità.
  5. Evita il sovrappeso.
  6. Evita di fumare.
  7. Impara a rilassarti per evitare tensioni inutili che rischiano di scaricarsi sulla schiena.
  8. Fai uno sport adatto alla tua schiena, senza troppe sollecitazioni.

Scrivimi per ricevere gratuitamente alcune sequenze yogiche adatte alla tua schiena, per renderla flessibile e liberarti dai dolori. Non tutte le schiene doloranti hanno gli stessi problemi, perciò spiegami qual è il tuo problema e ti manderò la sequenza adatta a te.

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